Home Cultura e Eventi “Parole e musica” a Subbiano per la Giornata della Memoria

“Parole e musica” a Subbiano per la Giornata della Memoria

L’Amministrazione Comunale di Subbiano vive il Giorno della Memoria con i suoi concittadini  attraverso un pomeriggio di “Musica e Parole “,  testimonianze delle vittime dell’Olocausto, di chi ha lasciato memoria del campo di sterminio, di chi ha  vissuto il campo di concentramento e il ghetto.
“Quest’anno insieme all’assessore Paolo Domini abbiamo scelto di dare voce alle vittime dell’Olocausto attraverso  la musica Klezmer, proposta da due eccellenti musicisti del nostro territorio quali sono Giulio e Massimiliano Cuseri , accompagnata da una serie di letture e di pensieri scritti dai deportati nei campi di concentramento o da testimoni della Shoah, lette da un’appassionato di recitazione quale è  Andrea Nocentini” dichiara il Sindaco Ilaria Mattesini.
E’ lo stesso direttore di Valenzano Symphony , Giulio Cuseri,  che quest’anno con il suo clarinetto, al fianco di Massimiliano Cuseri al pianoforte, ci porterà dentro i campi di concentramento con la musica a far presente che  “La musica é diventata uno strumento della memoria” ricordando sempre  che “”Se questa musica non viene fatta conoscere é come se non fosse mai uscita dai lager””
La musica come forma di resistenza, per continuare a vivere e per sperare , dal canto dei deportati a  una ninna nanna.
“Sappiamo bene come con la musica questo popolo abbia voluto esprimere  tutti sentimenti che pervasero  le  vittime delle persecuzioni politiche e razziali messe in atto dalla Germania nazista e dai suoi alleati tra il 1933 e il 1945. “ afferma l’assessore Paolo Domini “Ma per poter rendere ancor più vivi  questi sentimenti  abbiamo ritenuto utile dare lettura , di opere di autori che  hanno cercato di tramandare la memoria della terribile esperienza da loro vissuta, ma abbiamo anche scelto di integrare questo materiale con alcune lettere e corrispondenze, in diversi casi  mai inviate,  in cui alcuni di essi  nel periodo della loro prigionia, cercavano di raccontare quello che stavano vivendo ai loro familiari.”
Cercando di tenere insieme queste due forme artistiche, la parola e la musica, l’Amministrazione Comunale ha voluto  far giungere a tutti,  non solo la testimonianza di un’epoca terribile, ma la volontà di preservare e tramandare una memoria  storica mai compiutamente compresa e purtroppo non sempre onorata come avrebbe dovuto esser fatto.
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