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Pratovecchio: Un racconto disegnato, poetico e ironico sul bullismo

Un racconto disegnato, poetico e ironico sul bullismo, nato dalle matite e dalle idee dei bambini:

è questo il cuore dell’iniziativa Billi il bullo e Pino il bambino”, il fumetto contro il bullismo che raccoglie le tavole disegnate dagli alunni della classe terza primaria dell’Istituto Comprensivo Alto Casentino di Pratovecchio Stia, durante il laboratorio condotto, nei mesi scorsi presso il La.B (ex Lanificio Berti), di Pratovecchio, dal disegnatore Giorgio Franzaroli(vignettista e autore di graphic novel. Pubblica regolarmente le sue vignette su “Il Fatto Quotidiano”).

«Quando mi è stato chiesto di tenere un corso di fumetti sul tema del bullismo rivolto ai ragazzi della scuola primaria – racconta Giorgio Franzaroli – lo ammetto, mi sono tremati i polsi.

Poi mi sono reso conto che potevo affrontare l’argomento proprio attraverso la mia materia:

il fumetto. Da qui è nato un percorso che ha permesso ai bambini di riconoscere l’“antagonista” non solo come il cattivo di turno, ma come una figura complessa e recuperabile.

Così sono nati i protagonisti di una storia in rima con morale finale, frutto di un lavoro collettivo e appassionato. Vedere la creatività dei ragazzi trasformarsi in riflessione e ironia è stata per me la più grande soddisfazione».

Il progetto, promosso in collaborazione con il Comune di Pratovecchio Stia e con l’associazione Pratoveteri Aps, ha offerto ai più piccoli un’occasione concreta per riflettere sul tema del bullismo attraverso il linguaggio del fumetto, trasformando la creatività in un potente strumento educativo e sociale.

«Il bullismo si alimenta spesso dell’indifferenza dei buoni – sottolinea il Sindaco di Pratovecchio Stia, Luca Santini –.

Ecco perché iniziative come questa hanno un valore profondo: insegnano ai nostri ragazzi che

l’empatia e il rispetto sono le armi più forti contro ogni sopruso. Questo laboratorio è un esempio concreto di come la cultura e la partecipazione possano diventare strumenti di cambiamento.

Ringrazio gli insegnanti, le famiglie e soprattutto i bambini, che con la loro spontaneità ci insegnano ogni giorno a immaginare un mondo più giusto e accogliente».

Per il Dirigente scolastico Maurizio Librizzi e la docente referente Clara Giabbani«Il progetto rappresenta un modello pedagogico innovativo:

unisce arte, educazione e sensibilizzazione sociale, permettendo ai bambini di riflettere sul tema del bullismo in modo attivo e creativo.

Il fumetto ha offerto un linguaggio familiare, capace di rendere accessibili concetti complessi e di stimolare l’empatia.

Ogni vignetta è diventata un piccolo esercizio di consapevolezza, un modo per trasformare il disegno in pensiero e la fantasia in strumento di crescita».

L’associazione Pratoveteri Aps, promotrice culturale del La.B – Neuroni in movimento, ricorda il significato simbolico di questo primo laboratorio scolastico ospitato nello spazio rigenerato:

«L’ex Lanificio Berti non è più solo memoria: è tornato a essere un luogo vivo, dove la creatività e la cultura si incontrano.

Il laboratorio di fumetto con i bambini della scuola primaria ha rappresentato l’inizio di un nuovo percorso di comunità che, ci auguriamo prosegua con lo stesso entusiasmo e partecipazione».

L’iniziativa ha avuto la collaborazione e il supporto di Estra:

«Iniziative come questa dimostrano quanto la creatività dei più piccoli possa diventare uno strumento potente di educazione e sensibilizzazione. – afferma il Presidente Francesco Macrì – Estra è orgogliosa di sostenere questo progetto perché promuove valori fondamentali come il rispetto, l’empatia e la responsabilità sociale.

Essere partner di un’iniziativa che nasce dal territorio e coinvolge attivamente la comunità ci conferma quanto cultura, educazione e partecipazione possano fare la differenza».

L’esposizione dei disegni e la presentazione del fumetto si terranno sabato 25 ottobre alle 17.00 presso il La.B (via Uffenheim, 5), di Pratovecchio (Ar), in un evento aperto a tutta la cittadinanza a cui parteciperanno gli alunni che l’hanno realizzato insieme ai loro insegnanti e i partner del progetto. A tutti sarà consegnata una copia del fumetto Billi il bullo e Pino il bambino”.

Un’occasione per ammirare i lavori dei bambini e per riscoprire, attraverso il fumetto, il potere dell’immaginazione come antidoto al sopruso e alla violenza.

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