domenica, Maggio 19, 2024

Foreste Casentinesi, salta l’appuntamento con il “bramito” del cervo

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Il tradizionale censimento del cervo “al bramito” (il tipico verso di questo ungulato) nel parco nazionale delle Foreste casentinesi, che da molti anni rappresenta un’evento di socialità e un’opportunità di gestione faunistica partecipata per centinaia di appassionati da ogni parte d’Italia, si farà nuovamente nel settembre 2022.
I tecnici del Parco nazionale, in collaborazione con tutti gli altri partner istituzionali, hanno lavorato in questi mesi per essere pronti, dopo la pausa del 2020 causata dalla pandemia, a riprendere questo monitoraggio, ma le condizioni attuali non permettono il suo svolgimento con le necessarie condizioni di sicurezza.
Il censimento del cervo, infatti, è un’attività di tre giorni e, oltre oltre che della complessa registrazione in foresta dei bramiti amorosi dei maschi, è fatto di socialità tra le centinaia di persone provenienti da tutta Italia: mangiare insieme, dormire in camerate di rifugi ed agriturismi, spostarsi nel parco condividendo gli automezzi privati e degli enti pubblici.
Sono tutte attività che portano il rischio complessivo ad un livello troppo alto e che non solo potrebbero portare alla nascita di focolai infettivi ma anche determinare il blocco delle operazioni durante l’evento, con il conseguente caos e il dispendio inutile di energie umane e risorse economiche.
A malincuore quindi l’appuntamento è rimandato alla fine di settembre 2022.
Le Regioni, nell’ambito delle loro attività di gestione faunistica, probabilmente effettueranno comunque le operazioni nei territori di pertinenza esterni al Parco: utilizzano personale esclusivamente locale che non necessita di ospitalità e spostamenti collettivi, mantenendo il livello di rischio molto basso.
Nel frattempo, il Parco sta già lavorando per introdurre novità e soluzioni tecnologiche, per rendere più agevoli le operazioni di raccolta dei dati e più spedite le procedure della loro analisi. Non mancheranno inoltre proposte ulteriori anche sotto l’aspetto culturale e sociale, per rendere l’esperienza sempre più coerente con le finalità del Parco.

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