martedì, Settembre 16, 2025

Dodici classi in vasca per il progetto “Scuola in piscina”

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Dodici classi in vasca per il progetto “Scuola in piscina” dedicato all’apprendimento del nuoto. L’iniziativa è nata dalla sinergia tra Ufficio Educazione Fisica di Arezzo, Comune di Arezzo, Centro Sport Chimera e Chimera Nuoto che hanno avviato una collaborazione per sviluppare progetti di educazione ambientale per permettere agli studenti di imparare a galleggiare, diventare autonomi in acqua profonda e sviluppare una maggior sicurezza migliorando la tecnica. “Scuola in piscina”, infatti, prevede un ciclo di otto lezioni ospitate dal Palazzetto del Nuoto e strutturate per accompagnare anche i principianti ad acquisire gli schemi motori acquatici di base, attraverso un percorso progressivo dal galleggiamento alle prime forme propulsive.

La prima fase ha coinvolto quattro classi di scuole elementari e medie, mentre da lunedì 3 aprile prenderà il via la seconda fase che proseguirà fino a venerdì 9 giugno e che vedrà il coinvolgimento di altre otto classi anche di scuole superiori. Le lezioni, tenute dall’esperienza dei tecnici della Chimera Nuoto, sono animate dall’obiettivo condiviso con i singoli docenti di promuovere e sostenere la partecipazione allo sport del nuoto delle giovani generazioni. Ogni incontro è strutturato secondo i principi della “pedagogia dell’azione in azione” dove l’apprendimento avviene attraverso una successione ordinata di compiti motori da svolgere ai fini di rimuovere gli ostacoli che impediscono di nuotare, attraverso la guida degli istruttori da bordo vasca. Questo nuovo percorso è orientato a sviluppare una progettualità costante e continuativa del Palazzetto del Nuoto rivolta alle scuole e fa perno su metodologie che permettono di vivere con serenità l’acqua alta anche a bambini e ragazzi alle prime esperienze in piscina.

«Siamo felici di poter svolgere questa attività con le scuole – commenta Marco Magara, direttore sportivo della Chimera Nuoto, – e di provare che è possibile imparare a nuotare direttamente in acqua profonda senza traumi e con grande velocità di apprendimento. Gli stessi principianti, alla fine delle otto lezioni, hanno imparato a galleggiare e, alcuni, hanno nuotato i primi tratti a stile libero. Auspichiamo dunque che questo progetto si svolga regolarmente ogni stagione e getti le basi per permettere agli allievi di approfondire poi l’apprendimento nella scuola nuoto pomeridiana, con la consapevolezza che questi progetti siano fondamentali per investire sulla sicurezza, per imparare a nuotare in quattro stili e per acquisire coscienza dei pericoli».

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