sabato, Maggio 4, 2024

Ut Pictura Poesis: il docufilm girato ad Arezzo con Maria Antonietta Oppo

I PIU' LETTI

Ogni opera é misteriosa.
Nessuno sa interamente ciò che gli é stato concesso di scrivere” scriveva Jorge Luis Borges.
La scrittura scaturisce dai meandri più nascosti dell’animo umano inondandoci di sé.
Prende poi forma, cresce e si ramifica strutturandosi mediante sensibili armonizzazioni di forma e contenuto, rigore stilistico e ispirazione appassionata, proprie solo dei grandi artisti.

Maria Antonietta Oppo da molti anni regala ai suoi lettori un’opera a tutto tondo che definisce la raggiunta maturità stilistica e concettuale della propria ars scribendi.
Una scrittura non personale ed autoreferenziale ma sublimata a linguaggio universale, rivolta all’altro da sé.
Un compendio di emozioni che sgorgano dirompenti dall`intimo più profondo di Maria Antonietta per donarsi al lettore come perle rare, le più belle, le più preziose.

Di origini cagliaritane ma aretina d’adozione, Maria Antonietta Oppo ha studiato a Modena, Lodi e Firenze.
È laureata in Scienze Biologiche, sposata e madre di due figli, Carlotta e Tristano.
E’ anche entusiasta nonna di due splendidi nipotini: Ettore e Vittoria.
Ha lavorato nella Pubblica Amministrazione, concludendo la carriera come direttore di un Ufficio Provinciale di Arezzo nel 2015.
Scrive dal 2002 e ha pubblicato venti opere di poesia.

Con la produzione di Marco Santolamazza in collaborazione con Aletti Editore è stato pubblicato un bellissimo docufilm dal titolo Ut Picture Poesis che racconta momenti di vita e l’aspetto artistico di Maria Antonietta Oppo.

Lo sguardo di Maria Antonietta Oppo – ha scritto Alessandro Quasimodo – è indagatore, teso ad intuire il legame segreto tra le cose, accostare immagini lontane, per capire il mistero dell’esistenza“.
E la sua poesia oscilla tra gioie, dolori, illusioni e delusioni, in un’antitesi costante tra luci e ombre.

Nei 22 minuti di Ut Pictura Poesis, tra le bellissime immagini della nostra città, Maria Antonietta si racconta e ci racconta il suo mondo interiore.
Apre le porte della sua bellissima abitazione condividendo aneddoti sulla sua famiglia e fotografie tratte dall’album dei ricordi.
Un racconto intimo sulla poesia ma anche sulla fotografia e pittura.

Il montaggio emozionale del docufilm rende il racconto di Maria Antonietta straordinariamente sincero e coinvolgente.
Maria Antonietta legge poesie e dona benessere come quando si ascolta musica.
La poesia è probabilmente la progenitrice di tutti gli altri generi.
I poemi omerici, le canzoni dei trovatori, l’epica sono tutte forme, spesso nate dall’oralità, che seguono gli schemi della poesia.
Rime, assonanze, schemi ritmici e figure retoriche che sono esistiti per millenni fino a oggi.

La poesia ha sul lettore l’effetto emotivo della musica.
Ascoltare Maria Antonietta leggere i suoi componimenti favorisce l’empatia, l’introspezione e la riflessione.
Non è chiaro se la vicinanza tra musica e poesia per il nostro cervello dipenda dagli schemi ritmici, oppure dal contenuto emozionale, sta di fatto che le letture che Maria Antonietta donano all’interno di Ut Pictura Poesis pace e intimità all’ascoltatore.

Ma anche serenità al cuore.

La lettura della poesia, più ancora che della narrativa in prosa, ha particolarmente bisogno di una sorta di incontro ravvicinato tra il suono e il significato delle parole.
Leggere poesie significa confrontarsi con versi, metrica, e quindi suono.

Ciò che possiamo fare come lettori per restituire il senso e l’emozione che sta dietro una poesia è per prima cosa conciliare il significato che non possiamo abbandonare con la forma del verso.
Tuttavia l’insidia è dietro l’angolo.
Da un lato, il rischio è quello di trascurare la forma e dall’altro quello di farsi trascinare a ruota libera dalla musicalità dei versi, perdendo di vista la trasmissione del senso.

Le letture di Maria Antonietta Oppo incastonano forma e musicalità ai sui bellissimi versi.
La metrica della poesia diventa così il binario su cui ogni lettore dovrebbe indirizzare la musicalità della propria voce.

Ut Picture Poesis è un bellissimo dono per tutti i lettori di Maria Antonietta ma anche una straordinaria cartolina per la nostra città.

ULTIM'ORA

Al Castello di Poppi va in scena “Io son la Gemma”

Andrà in scena domenica 5 maggio alle 16,30 nella cornice del Castello dei Conti Guidi di Poppi il monologo teatrale di Eleonora Pinzuti “Io son la Gemma”, un omaggio alla moglie di Dante, Gemma Donati, una donna rimasta completamente in ombra, neppure rammentata nella “Divina Commedia”.   Nel monologo Pinzuti rende giustizia alla sua  vicenda umana, complessa e tormentata.   Lo spettacolo fa parte della rassegna di iniziative promosse dal comune di Poppi, in collaborazione con l’Unione dei Comuni Montani del Casentino, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna dello scorso marzo. Uff. Stampa Comune di Poppi  

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