domenica, Ottobre 12, 2025

Geografia di Carta, personale di Sara Lovari a Poppi

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Con il quarto e ultimo appuntamento della rassegna Mappature – Geografie dell’arte contemporanea, la Galleria SanLorenzo Arte accoglie GEOGRAFIE DI CARTA, la personale di Sara Lovari, artista che da sempre costruisce universi poetici a partire da materiali raccolti, ritrovati, apparentemente marginali.

Nelle sue opere, mappe nautiche originali convivono con frammenti di libri musicali, cartoline, francobolli, piccoli oggetti e reliquie del quotidiano.

Ogni elemento conserva un passato e una memoria, ma nell’assemblaggio proposto dall’artista diventa parte di un nuovo linguaggio. Non semplici residui, bensì coordinate di un percorso inedito:

geografie ridisegnate in cui la navigazione è possibile anche tra scrittura e natura, poesia e ricordo, viaggio reale e immaginazione.

Nell suo lavoro costruisce “mappe” non come strumento di esattezza, ma come spazio aperto alla deviazione e alla possibilità.

Una cartografia fragile e vibrante, che non orienta soltanto nello spazio ma anche nell’interiorità, suggerendo che ogni viaggio sia anche un attraversamento di sé.

Gli assemblaggi e l’installazione site-specific per lo spazio della SanLorenzo assumono così il ritmo di un diario visivo:

appunti disseminati, costellazioni provvisorie che interrogano la relazione tra tempo e luogo, tra il qui e l’altrove.

Sono narrazioni spezzate che non cercano conclusione, ma si offrono come orizzonti da esplorare, come territori dove lo sguardo può sostare e il pensiero può perdersi.

In questo intreccio di carte, segni e oggetti quotidiani, la mostra restituisce l’idea di una geografia sensibile e poetica, dove il confine tra realtà e fantasia rimane volutamente incerto: perché la vera mappa non è quella che indica la rotta, ma quella che apre all’inatteso.

L’Artista

Sara Lovari (Arezzo, 1979) vive e lavora ad Avena, in Toscana. Dopo gli studi in economia, ha intrapreso un percorso di ricerca che fonde pittura, scultura, installazione e collage. Utilizza spesso materiali di recupero, come carte, oggetti trovati, elementi naturali e tracce della quotidianità.

La sua poetica si fonda sull’accostamento e la stratificazione: frammenti che, messi in relazione, generano nuove narrazioni visive e simboliche.

Il tema del viaggio, della mappa e della memoria è centrale nella sua opera, che si sviluppa come una cartografia poetica, trasformando reperti e materiali umili in costellazioni di senso.

Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, collaborando con gallerie e istituzioni.

Tra i progetti più significativi, ha realizzato installazioni site-specific e ha partecipato a fiere d’arte contemporanea internazionali come Scope Miami Beach e Art Miami.

Ha inoltre preso parte a mostre in istituzioni come la Biennale dell’uragano presso il National Weather Center in Oklahoma (USA) e il Mahindra Museum of Living History di Mumbai, in India, dove alcune sue opere sono esposte in modo permanente.

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