sabato, Aprile 27, 2024

Addio a Pierre Cardin, cittadino onorario di Stia

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Se ne è andato a Parigi all’età di 98 anni lo stilista Pierre Cardin, pioniere del prêt-à-porter e personaggio profondamente legato al paese di Stia. Un rapporto nato nel 2000 con l’acquisto dello stabilimento di imbottigliamento dell’acqua di Calcedonia da parte della Maison de l’Eau, società italo-francese del gruppo Pierre Cardin. Nel 2001 l’inaugurazione dello stabilimento e la commercializzazione dell’acqua “firmata” Cardin con il nome Eau de Santé sotto il celebre marchio Maxim’s, con un chiaro riferimento alla famosa maison de couture e al ristorante Maxim’s di Parigi di proprietà dello stilista italo-francese.

Per la prima volta l’acqua di Calcedonia, così ricca di qualità terapeutiche, varcava i confini locali portando in tutto mondo il nome di Stia e del Casentino e diventando un elemento di valorizzazione e promozione del territorio.

Ma il legame con Stia non è stato solo di natura imprenditoriale ma anche culturale. Pierre Cardin infatti è stato un profondo amante dell’arte e della cultura nonché produttore di innumerevoli spettacoli di teatro, danza e musica che, dal prestigioso “Espace Cardin” di Parigi, sono approdati nelle più importanti città del mondo. E fu grazie a lui che Stia ospitò nel 2003 e nel 2012 due edizioni del Festival Pierre Cardin con spettacoli e commedie musicali di assoluto valore artistico quali Dalì Folies, Tristano e Isotta, Maxim’s: cent’anni di splendori, Casanova e Metamorfosi.Un legame suggellato nel 2003 dal conferimento della cittadinanza onoraria e nel 2011 dalla sua partecipazione alla Biennale d’Arte Fabbrile in qualità di presidente della giuria del Campionato del Mondo di Forgiatura. Sua la donazione della scultura in ferro battuto realizzata dal maestro Claudio Bottero e collocata al centro della fontana di piazza Mazzini.

Il Sindaco Nicolò Caleri, a nome dell’Amministrazione comunale e dell’interna comunità di Pratovecchio Stia, esprime profondo cordoglio alla famiglia ed in particolare al nipote Rodrigo Basilicati.

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