“Per mesi ci è stato detto che nelle scuole del Comune di Bibbiena “va tutto bene”.
La realtà, purtroppo, è diversa. E oggi possiamo dirlo con cognizione di causa, dopo aver visitato direttamente i plessi.”
È con queste parole che Silvia Rossi, capogruppo di Lista di Comunità, commenta l’esito del sopralluogo svolto l’11 giugno nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Bibbiena e Soci, a cui ha partecipato il gruppo consiliare insieme agli assessori Caporali e Valentini e alle dirigenti scolastiche.
“Abbiamo riscontrato problemi evidenti: finestre non a norma, infiltrazioni, muffa, scarichi malfunzionanti, gronde intasate, arredi deteriorati.
In alcune aule le temperature diventano insostenibili d’estate e troppo basse d’inverno.
E ciò che colpisce di più è la totale assenza di una manutenzione ordinaria programmata”, continua Rossi.
“A tutto questo si aggiunge un dato che smonta la narrazione degli “investimenti milionari”:
gli interventi più importanti eseguiti negli ultimi anni hanno riguardato esclusivamente gli adeguamenti obbligatori per legge, come le norme antisismiche e antincendio.
Interventi dovuti, non scelte politiche.”
La visita, ottenuta solo dopo nove mesi di richieste, ha anche evidenziato una disparità di trattamento tra scuole diverse:
“Ci sono istituti, come ci ha comunicato l’assessore Caporali durante la visita, in cui è attivo un appalto per l’imbiancatura ogni cinque anni, e altri in cui da anni non si interviene.
Questo solo per fare un esempio. È inaccettabile: non possiamo avere scuole di serie A e scuole di serie B.”
A colpire il gruppo consiliare è stato anche il tempismo:
“A meno di 48 ore dalla nostra visita, l’assessore Caporali si è recato nuovamente nelle scuole con l’ufficio manutenzione. Guarda caso, tra le priorità individuate c’erano proprio le imbiancature e le infiltrazioni – nota Silvia Rossi –.
Se è servito il nostro sopralluogo per far partire degli interventi, siamo contenti. Ma viene spontaneo chiedersi: perché non farlo prima, visto che alcuni problemi – come le infiltrazioni – sono noti da oltre 15 anni?”
Lista di Comunità sottolinea che la responsabilità non è del personale scolastico, che ha dimostrato grande professionalità e dedizione, ma di una politica che negli anni ha rinunciato a investire con continuità.
“Non servono proclami né immagini patinate. Servono azioni concrete. Le scuole devono poter crescere, non solo resistere.”
“Raccontiamo ciò che abbiamo visto con spirito costruttivo – conclude Rossi – ma anche con la fermezza che la situazione richiede.
Perché garantire la sicurezza normativa è un dovere, ma garantire decoro, qualità e pari opportunità tra i plessi è una scelta politica. Una scelta che oggi appare colpevolmente assente.”