venerdì, Aprile 26, 2024

Covid-19: vedere il Virus attraverso i Raggi X

I PIU' LETTI

Vedere il virus attraverso i raggi X è possibile ed è il lavoro che svolgono quotidianamente nei pronto soccorso e nei reparti ospedalieri i Tecnici Sanitari di Radiologia Medica chiamati ad eseguire esami diagnostici, in particolare Radiografie del torace a letto del paziente e Tc del Torace, per visualizzare l’immagine del virus che si manifesta con addensamenti e striature bianche sui polmoni, tipiche della polmonite interstiziale da Covid 19.
In pratica è possibile avere un’immagine del virus che si annida nei polmoni dei pazienti, provocando febbre, tosse e difficoltà respiratorie, misurare i suoi effetti e monitorare il decorso della malattia.

La radiografia del torace rappresenta l’esame strumentale più diffuso e conosciuto, consente un primo inquadramento dei pazienti, soprattutto in pronto soccorso, e può indirizzare la diagnosi verso possibili cause di patologia polmonare, correlate o diverse dall’infezione da Covid-19. L’esame RX del torace al letto del paziente, nei ricoverati in reparto e in terapia intensiva, è uno strumento indispensabile per il monitoraggio delle infezioni respiratorie e delle possibili complicanze. Nei pazienti più gravi, inoltre, in presenza di altre patologie, possono essere necessari approfondimenti diagnostici con altre metodiche radiologiche quali Tac, Risonanza Magnetica o Angiografia.

“Per svolgere il nostro lavoro, dicono i Tecnici di Radiologia, usiamo i DPI per non contrarre e non trasmettere l’infezione e spesso i pazienti quando ci vedono vestiti con tuta, visiera e maschera e con l’apparecchio radiologico portatile sono spaventati e preoccupati, e non sanno quanto il nostro lavoro può essere utile per loro e per la salute di tutti.
Nonostante la stanchezza fisica e lo stress psicologico, lavoriamo in turni per 24 ore al giorno con dedizione ed impegno, con la convinzione che il sistema sanitario ce la farà a superare anche questa emergenza.”

ULTIM'ORA

Mattarella a Civitella in Val di Chiana: 80 anni fa la strage del 29 giugno ’44

CIVITELLA – Sono passati 80 anni dalla strage del 29 giugno del 1944 a Civitella in Val di Chiana, in provincia di Arezzo. Oggi, nel giorno della Liberazione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato nella cittadina toscana per ricordare i gravi fatti di 80 anni. Quel giorno vennero assassinate 250 persone. Tra queste, donne, anziani, sacerdoti e oltre dieci minorenni. Il più piccolo, Gloriano Polletti, aveva solo un anno. Maria Luisa Lammioni due. L’eccidio avvenne nel giorno della festa dei Santi Pietro e Paolo, scelto apposta per colpire più persone. Il parroco di Civitella, don Alcide Lazzeri, e quello […]

More Articles Like This