martedì, Maggio 21, 2024

Indagini tamponi in Toscana, Synlab replica alle notizie apparse su alcuni organi di stampa

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“A seguito delle informazioni false e gravemente lesive del diritto alla corretta informazione dei cittadini e dell’immagine di Synlab apparse su alcuni organi di stampa, Synlab, suo malgrado, si trova costretta a chiarire nuovamente la sua posizione nelle indagini (che, precisiamo, sono ancora in corso), ad oggi strumentalizzate in modo irresponsabile ed inaccettabile per scopi che nulla hanno a che vedere con la salute e la sicurezza dei cittadini.

Synlab, nel ribadire la propria fiducia nei professionisti coinvolti nelle indagini e soprattutto nell’operato della magistratura, assicura l’assoluta affidabilità e sicurezza dei risultati di tutti i test Covid effettuati, confermati, TUTTI, nessuno escluso, dai principali organi istituzionali preposti ai controlli di qualità, mediante l’utilizzo di reagenti correttamente validati secondo le norme e procedure di legge e i più elevati standard qualitativi vigenti, al pari di numerosi laboratori pubblici e privati.

Synlab si riserva di assumere nelle competenti sedi ogni opportuna azione a tutela della propria integrità ed immagine e nei confronti di ogni forma di strumentalizzazione dell’inchiesta.”

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Julian Assange, l’appello da Roma: “In gioco la libertà dell’informazione”

Julian Assange avrà la possibilità di un nuovo ricorso contro l’estradizione negli Stati Uniti: lo hanno stabilito oggi i giudici dell’Alta corte di Londra. I magistrati, riferisce il quotidiano britannico The Guardian, hanno accolto le argomentazioni della difesa del giornalista co-fondatore di Wikileaks rispetto ai timori di un processo non equo oltre oceano. Negli Stati Uniti Assange sarebbe processato per spionaggio. Diciassette i capi di accusa a suo carico, legati alla pubblicazione di migliaia di documenti diplomatici da parte di Wikileaks. Il giornalista, di nazionalità australiana, rischierebbe fino a 175 anni di carcere. ASSANGE, APPELLO DA ROMA: SCARCERATELO, IN GIOCO LIBERTÀ DEI MEDIA […]

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