domenica, Maggio 19, 2024

La Rete Aretina Pace e Disarmo al 25 aprile: liberi per vivere in pace

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La Liberazione è stata la premessa alla carta costitutiva della Repubblica fondata sul lavoro e sul ripudio della guerra. Fu grazie al sacrifico di quelle donne e quegli uomini, giovani e adulti, che si unirono nella Resistenza mettendo in gioco tutto ciò che avevano, compresa la propria vita, che si riuscì a scacciare l’esercito nazista dall’Italia ed a sconfiggere il fascismo.

Non possiamo e non vogliamo far cadere il testimone di chi ci ha consegnato la Libertà e l’ideale di vivere in un mondo senza più guerre. Il nostro impegno per la pace, per il disarmo e per la nonviolenza è lo stesso impegno per l’antifascismo e per la difesa della Costituzione.

La Rete Aretina Pace e Disarmo ha portato con uno striscione il messaggio forte e chiaro dell’art.11 “L’Italia ripudia la guerra” in tre luoghi di questo 25 aprile 2024:

a Badia al Pino per salutare l’arrivo del Presidente Mattarella, a Villa Severi nella festa organizzata dalle associazioni aretine, in Piazza Poggio del Sole nella cerimonia con le autorità cittadine e l’ANPI presso il monumento alla Resistenza.

Rete Aretina Pace e Disarmo

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Quando intervistai Franco Di Mare

Fu grazie al Giardino delle Idee, e grazie ad un Roberto Fiorini – genio librario di quell’evento che manca all’appello di un’Arezzo svogliata ed in disarmo-, che incontrai Franco Di Mare. Presentò un libro col suo garbo e classe di giornalista di Altra Specie, della categoria dei Damato, Piroso, amabili, col sorriso, ma profondi. Razza pressoché estinta. Oggi i cosiddetti giornalisti sono commedianti  intrattenitori che ci fanno perdere tempo, che non ci danno più un pensiero diverso, un pensiero libero, una ottica non colta da molti. I cosiddetti giornalisti sono diventati dei Barbara D’Urso della tv, e Barbara D’Urso da […]

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