venerdì, Maggio 3, 2024

Siena, il violinista Uto Ughi sui Maneskin: “Sono un insulto alla cultura e all’arte”

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di Andrea Giustini

Sembra che Uto Ughi, violinista italiano di fama internazionale, non abbia usato mezzi termini riguardo i Maneskin. Durante la conferenza stampa di questa mattina a Siena, in presentazione del programma di concerti che celebreranno il centenario delle attività musicali dell’accademia chigiana, il maestro ha sorpreso non pochi dei presenti dichiarando: “I Maneskin sono un insulto alla cultura e all’arte“.

O almeno questo è quanto hanno riportato diversi giornali nel pomeriggio, partendo da Siena News e arrivando fino a Repubblica, il Corriere e la Stampa.

Secondo Siena News, giunti al termine dell’incontro nella Sala delle Lupe, Ughi ha poi spiegato un po’ meglio il significato delle sue parole. A riguardo è disponibile un video, a firma di Marco Crimi, dove il maestro, incalzato dai giornalisti, specifica: “Io non ce l’ho particolarmente con i Maneskin, penso che ogni genere ha diritto d’esistere. Però quando fanno musica e non quando urlano e basta“.

Quanto detto dal grande violinista, apparentemente duro, va inquadrato nel contesto di un discorso più ampio, fatto non tanto per attaccare il gruppo di Victoria, Damiano, Ethan e Thomas, e nemmeno la loro musica, quanto piuttosto per illuminare il problema della carenza di cultura musicale nei giovani. “Nelle scuole – aveva infatti detto Ughi durante la conferenza – vi è una grave carenza per l’istruzione musicale dei giovani: emergono lacune spaventose“.

Non è inoltre la prima volta che riferendosi a questa problematica il maestro fa riferimento alla band romana. A novembre 2022 aveva infatti dichiarato: “Il nostro obiettivo deve essere quello di far capire a molti giovani che non c’è solo la musica dei Maneskin. Purtroppo nella nostra scuola non c’è alcuna parvenza di effettiva educazione musicale e allora dobbiamo darci da fare. Seminiamo per il futuro”.

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Al Castello di Poppi va in scena “Io son la Gemma”

Andrà in scena domenica 5 maggio alle 16,30 nella cornice del Castello dei Conti Guidi di Poppi il monologo teatrale di Eleonora Pinzuti “Io son la Gemma”, un omaggio alla moglie di Dante, Gemma Donati, una donna rimasta completamente in ombra, neppure rammentata nella “Divina Commedia”.   Nel monologo Pinzuti rende giustizia alla sua  vicenda umana, complessa e tormentata.   Lo spettacolo fa parte della rassegna di iniziative promosse dal comune di Poppi, in collaborazione con l’Unione dei Comuni Montani del Casentino, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna dello scorso marzo. Uff. Stampa Comune di Poppi  

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