“Una vera e propria rivoluzione verde quella che abbiamo deciso di portare avanti in questi anni per uno scopo unico: consegnare alle generazioni future un comune rispettoso dell’ambiente e contro lo spreco di risorse energetiche”.
Con queste parole il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli parla degli interventi realizzati su vari edifici di proprietà comunale, con i quali si è assicurato al futuro un risparmio economico, ma anche energetico.
La Piscina comunale di Bibbiena è stata oggetto di un corposo intervento sui sistemi di riscaldamento interni a cui si aggiungeranno i lavori al cappotto esterno che inizieranno in Primavera per un totale di 500 mila euro.
Un’altra struttura sportiva di grande importanza per la comunità è il Palatennis di Bibbiena che entro il 2023 sarà oggetto di un intervento mirato di efficientamento energetico che riguarderà impianti, coperture, coibentazioni per un totale di 675 mila euro.
A Soci entro il 2024 verranno realizzati i lavori di efficientamento alla Scuola Primaria per un totale di 700 mila euro.
In corso l’intervento alle Medie di Bibbiena per un importo complessivo di 1 milione e 600 mila euro.
Il Sindaco conclude: “Tutti gli interventi che riguardano la nostra piccola ma significativa rivoluzione verde hanno ottenuto finanziamenti europei o regionali grazie alla nostra attenta attività di programmazione e progettazione attraverso la quale possiamo partecipare in modo pro attivo ai bandi che vengono emessi sulle singole voci. Un aspetto di grande importanza a cui tengo molto perché negli ultimi anni ci ha consentito di realizzare progettualità utili alla comunità. Tutti questi interventi si inseriscono, come detto,
in un percorso fatto per migliorare le strutture dal punto di vista ambientale con coibentazione, coperture e impianti completamente nuovi che ci consentono di lasciare ai giovani immobili che producono meno sprechi, sia economici che ecologici.
La riduzione degli sprechi è una delle voci più significative e importanti che ci pone come obiettivo l’Europa per i prossimi anni. Ritengo che tutto questo sforzo, che ci sta impegnando molto come struttura, sia assolutamente necessario e non solo per un beneficio puramente materiale che avrà nei prossimi anni l’ente pubblico, ma anche per promuovere un nuovo modo di fare ed agire che deve partire, come buona pratica, proprio dagli enti pubblici. Dobbiamo in sostanza fare da apripista, nella rivoluzione digitale come in quella ecologica”.